BAIANO - AVELLINO - CAMPANIA

Baiano: Un gioiello tra le colline irpine

Baiano, un comune di circa 4.400 abitanti in provincia di Avellino, si erge pittoresco tra le colline dell'Irpinia, offrendo ai visitatori un affascinante connubio di storia, natura e cultura.

Un tuffo nella storia:

Le origini di Baiano si intrecciano con la storia romana, come testimonia il toponimo, derivato dal "Praedium Badianum", un podere di epoca romana. Nel corso dei secoli, il borgo è stato testimone del passaggio di diverse dominazioni, Longobardi, Normanni e Angioini, ognuna delle quali ha lasciato la propria impronta sul suo ricco patrimonio storico.

Alla scoperta del borgo:

Il cuore di Baiano è racchiuso nel suo centro storico, un vero e proprio gioiello architettonico. 

 Tra i luoghi da non perdere:

  • Quartiere Vesuni (centro storico)
  • Chiesa di Santa Croce, chiesa dei SS. Apostoli e chiesa di Santo Stefano Protomartire, restaurate dopo i danni subiti per le scosse sismiche del 1980 e 1981 (in particolare la chiesa di Santo Stefano subì danni al tetto, con la perdita degli affreschi, ora sostituiti).
  • Eremo di Gesù e Maria
  • Vallone Sorroncello (650 m s.l.m.).

Natura incontaminata:

Baiano è immersa in un paesaggio naturale di rara bellezza. Il territorio comunale fa parte del Parco Regionale del Partenio, un'oasi di verde incontaminato dove si possono fare escursioni a piedi o in bicicletta, immersi nella natura rigogliosa. Imperdibile la salita al Monte Partenio, la vetta più alta dell'Irpinia, che offre panorami mozzafiato sulla vallata sottostante.

Tradizioni e sapori:

Baiano è un luogo dove si respira la tradizione. Le antiche usanze e i mestieri artigianali sono ancora vivi e vengono tramandati di generazione in generazione. Da non perdere la degustazione dei prodotti tipici come l'olio extravergine d'oliva, il vino Aglianico  i formaggi pecorini e le nocciole.

Baiano è un luogo ideale per chi desidera una vacanza all'insegna del relax, della cultura e del contatto con la natura. Un borgo autentico che conquista il cuore dei visitatori con la sua bellezza discreta e la sua calda ospitalità.

Informazioni utili:

  • Come arrivare: Baiano è facilmente raggiungibile in auto o in autobus da Avellino e dalle principali città della Campania.
  • Cosa mangiare: La gastronomia locale è ricca di sapori tipici. Da non perdere la degustazione dell'olio extravergine d'oliva, del vino Aglianico e dei formaggi pecorini.

CURIOSITA' SU BAIANO
-  Il toponimo è di origine incerta: secondo la tradizione orale deriverebbe dal viso largo o burbero dei contadini che ne erano gli abitanti; in alternativa potrebbe essere derivato dai "grandi visi" presenti nella decorazione del portale di uno degli edifici (palazzo Picciocchi), o dal nome della dea Vesuna.
- Nel 1715 divenne comune autonomo con il nome di Baiano (nome che mantenne fino ai primi del Novecento) e fece parte in passato della Provincia di Terra di Lavoro, cioè l’attuale Caserta. Con l’Unità d’Italia, Baiano fu accorpata alla provincia di Avellino per compensazione. Ebbe nel corso un forte sviluppo demografico nell’800,grazie anche all’inaugurazione della stazione della Ferrovia Napoli-Baiano. Fino al 1923, il paesino fu capoluogo del mandamento e sede della pretura, del carcere mandamentale e di altri uffici amministrativi. Oggi vi hanno sede la caserma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e del Corpo Forestale dello Stato.
- Nel periodo di Natale si tiene a Baiano la "Festa del Maio".
  • Tra il 13 dicembre e la vigilia di Natale si tengono le mess 'e notte, che vengono celebrate alle 5 di mattina per consentire di andare quindi al lavoro.
  • In un cortile del centro storico, della famiglia Canonico-Pradal, viene allestito un presepe e la sera della vigilia di Natale vi si porta in processione il Bambino Gesù. Nel corso della messa nella chiesa della Santa Croce, vengono benedette le carabine e gli attrezzi da boscaiolo.
  • Dopo la messa il boscaiolo che ha per tradizione dal 1965 (Lippiello Giuseppe detto O'Battaglione, Classe '45) si reca insieme al popolo Baianese, nel "bosco di Arciano", la zona collinare di Baiano, per tagliare un albero, "il Maio", preventivamente segnato da due grandi "S" di colore rosso in onore del patrono, Santo Stefano. Il tronco viene quindi portato alla chiesa di Santo Stefano per essere benedetto. Nel piazzale antistante la chiesa vengono sparati colpi con le vecchie carabine ad avancarica e l'albero viene eretto in un buco appositamente preparato, tirato da tre funi disposte su tre punti del piazzale. Infine il membro di una famiglia che ha per tradizione tale compito, si arrampica sul tronco per sciogliere le funi, operazione alla cui riuscita viene attribuito un significato beneaugurante per l'anno a venire.
  • Il giorno di Natale dopo pranzo si raccolgono le fascine casa per casa, che serviranno la sera ad accendere un grande falò nel piazzale ('o fucarone), con il quale termina la festa.
- Patrono:   Stefano protomartire.
-  La festa della nocciola di Baiano è uno dei primi eventi a dettare il cambio di passo dall'estate all'autunno.


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