BENEVENTO - CAMPANIA

Benevento: Un viaggio nella storia e nella bellezza

Benevento, capoluogo della provincia omonima in Campania, è una città ricca di storia, cultura e bellezza. Situata alle pendici del Monte Taburno, vanta un patrimonio storico e artistico di inestimabile valore, frutto delle dominazioni che si sono succedute nel corso dei secoli.

Un tuffo nel passato:

  • Le origini antiche: Le origini di Benevento risalgono al VI secolo a.C., quando era un importante insediamento sannita conosciuto come Maleventum. Nel 275 a.C., la città fu conquistata dai Romani, che la ribattezzarono Beneventum, ovvero "città di buon auspicio".
  • Un crocevia di culture: Nel corso dei secoli, Benevento è stata dominata da Longobardi, Normanni, Svevi e Angioini, ognuno dei quali ha lasciato la sua impronta sulla città.
  • L'Arco di Traiano: l'arco di Traiano di Benevento è un arco celebrativo dedicato all'imperatore Traiano in occasione dell'apertura della via Traiana, una variante della via Appia che accorciava il cammino tra Roma e Brindisi. Il monumento, giuntoci sostanzialmente integro, compresi i numerosi rilievi scultorei che ne decorano le superfici, e tra gli archi trionfali romani meglio conservati al mondo. L'arco fu costruito tra il 114, Traiano regnante, e il 117 d.C., quando con ogni probabilità regnava il suo successore Adriano. Nel 545, quando Benevento fu presa dai Goti condotti da Totila, in quella che passò alla storia come la Guerra greco-gotica, mentre le mura cittadine furono rase al suolo, l'Arco venne risparmiato dalla furia dei vincitori.  Poco distante dall'arco, nella chiesa di Sant'Ilario, è stato allestito il Museo dell'Arco, un'esposizione multimediale che illustra la vita e le opere dell'imperatore.
  • Triggio Il quartiere medievale Triggio, è uno dei più antichi e suggestivi della città di Benevento. Ci sono luoghi, in una citta’ sui quali aleggia un fascino misterioso, in questi luoghi si possono avvertire oscure presenze oppure semplicemente essi sembrano portare l’impronta di cio’ che e’ stato, della vita che li ha animati, in un lontano passato. Le pietre, i mattoni, le strade, le porte, gli archi, le antiche chiese, il teatro romano: tutto sembra parlare. Questa zona, e’ stata un luogo popoloso e popolare, piccole abitazioni frequentate da varia umanita’; tra i rettune (grottoni ovvero le arcate del teatro romano) doveva esserci un lupanare, un bordello che sembra si chiamasse paradiso e, ancora oggi ,una donna vistosa viene definita "una e coppa e’ rettune". Ma la vera padrona di questi luoghi e’ la zucculara: donna spaventosa che calza vistosi zoccoli, o che sbatte gli zozzoli sulle inferriate del teatro o sugli usci delle case, che appare e scompare sotto gli occhi attoniti di un passante. La figura della zucculara e’ legata alla dea Ecate ed alla leggenda delle streghe, tanto antica a benevento: e’ una figura femminile che incute timore facendo rumore con i piedi.

Un tesoro artistico da scoprire:

  • Il Duomo: Il Duomo di Benevento, in stile romanico-gotico, custodisce pregevoli opere d'arte, tra cui la cattedra episcopale scolpita da Giovanni da Bussolo e la cripta, ricca di affreschi medievali.
  • Il Museo Civico: Il Museo Civico ospita una vasta collezione di reperti archeologici, provenienti dai siti sanniti, romani e longobardi della zona.
  • Il Teatro Romano: Il Teatro Romano, risalente al I secolo d.C., è uno dei più antichi e meglio conservati d'Italia. Il teatro romano di Benevento fu eretto nelle vicinanze del cardo maximus, nel settore sud-occidentale della città, presumibilmente sotto l’imperatore Traiano, oggi circondato dal medievale Rione Triggio. Fu inaugurato soltanto fra il 125 ed il 128 d.C. dall'imperatore Adriano, al quale per l’occasione viene destinata un’epigrafe dedicatoria visibile nei pressi del frontescena.  Il teatro beneventano rappresenta il tipico modello di teatro diffuso dall’età augustea e per tutto il periodo imperiale. Durante l'estate, ospita spettacoli di teatro, musica e danza.
  • Chiesa di Santa Sofia:  la chiesa di Santa Sofia è un antico edificio religioso di Benevento; sorge nella piazza omonima, inizialmente intitolata a Carlo Maurizio Talleyrand. Si tratta di una delle più importanti testimonianze dell'architettura longobarda nella Langobardia Minor, anche se nel corso dei secoli è stata più volte rimaneggiata, fino ad acquisire il suo aspetto moderno. Fa parte del sito seriale "Longobardi in Italia: i luoghi del potere", comprendente sette luoghi densi di testimonianze architettoniche, pittoriche e scultoree dell'arte longobarda, iscritto alla Lista dei patrimoni dell'umanità dell'UNESCO nel giugno 2011. La chiesa è di proprietà del FEC ( Il Fondo Edifici di Culto è un ente dello Stato italiano dotato di personalità giuridica).
  • La basilica di Maria Santissima delle Grazie è una chiesa monumentale ottocentesca di Benevento, alla quale è annesso un convento francescano, che è stato ricostruito dopo la seconda guerra mondiale.  La Madonna delle Grazie è venerata quale patrona della città ed è festeggiata il 2 luglio.  La chiesa fu elevata nel 1957 alla dignità di basilica minore.  La chiesa si trova in fondo ad un largo viale dedicato a san Lorenzo, all'inizio del quale è stata posta una scultura tardo-egiziana del dio-bue Api di provenienza egizia, popolarmente è chiamata il porchettello o, in dialetto, 'a ufara 'e Santu Lavrienzo, "la bufala di San Lorenzo"
DA NON PERDERE:

- Chiesa di Sant'Ilario a Port'Aurea
- Chiesa del Santissimo Salvatore
- Monastero di San Vittorino: Era un monastero benedettino femminile, fondato attorno all'anno 910. Le strutture architettoniche del monastero subirono nel corso dei secoli continui accrescimenti e stratificazioni. Il monastero fu soppresso nel 1806 e oggi il complesso monumentale è diviso fra l'Università degli Studi del Sannio, il Conservatorio Nicola Sala e privati.
- Convento di San Francesco: Sorse fra il XIII e il XIV secolo sulla chiesa longobarda di San Costanzo. Il convento e la chiesa, in stile gotico anche se rimaneggiati, conservano diversi affreschi, variamente datati dal secolo XI al XV.
- Chiesa di San Donato
- Chiesa di Sant'Agostino
- Chiesa di San Domenico
- Chiesa del Carmine

Oltre la storia e l'arte:

  • Le Sagre: Benevento è famosa per le sue sagre, dedicate ai prodotti tipici locali.
  • I sapori: La cucina di Benevento è ricca di sapori e tradizione. 
  • La natura: Benevento è circondata da un paesaggio naturale suggestivo, con colline, boschi e fiumi. L'ideale per gli amanti del trekking, del ciclismo e delle escursioni.

Perché visitare Benevento?

Benevento è una città che offre qualcosa per tutti: storia, arte, cultura, natura e buon cibo. Un luogo ideale per un soggiorno all'insegna del relax e della scoperta.


CURIOSITA' SU BENEVENTO

- Liquore Strega: liquore a base di erbe prodotto dal 1860 dalla Strega Alberti di Benevento. L'azienda faceva parte delle società fornitrici della Real Casa sabauda, come indicato sull'etichetta. Composto da circa 70 erbe, fra cui la menta e il finocchio, lo Strega ha una gradazione alcolica del 40% ed è considerato un digestivo, da bere dopo i pasti. Il suo colore giallo è dovuto alla presenza di zafferano. Link https://store.strega.it/il-liquore-strega

-  Rocca dei Rettori:  Il castello di Benevento, meglio conosciuto come Rocca dei Rettori, si trova nel punto più elevato della città, a dominare le valli dei fiumi Sabato e Calore, e le due importanti e antiche via Appia e via Traiana.

-  Dopo una lunga serie di guerre, la città fu conquistata dai Romani che, in seguito alla vittoria riportata su Pirro nel 275 a.C., le mutarono il nome da Maleventum (cattivo presagio) in Beneventum (evento felice), odierno Benevento.

-  Simbolo della città è l'arco di Traiano, che risulta essere uno degli archi trionfali romani con rilievi meglio conservati.

-  Il ponte Vanvitelli, chiamato anche ponte di Calore (in dialetto, u' ponte 'e Calore) dal nome del fiume che sormonta, si trova a Benevento; collega la parte bassa della città (rione Ferrovia) con il centro storico. Fino alla fine degli anni sessanta, era l'unica strada per poter accedere alla zona alta della città, ed era transito obbligato per le macchine ed i pedoni.

- Ponte Leproso:  Il Ponte Leproso era l'attraversamento sul fiume Sabato tramite il quale la via Appia arrivava in città per poi riprendere verso la svolta di Brindisi e, quindi, per l'imbarco dell'Oriente.

- Villa Comunale:  fu realizzata fra il 1875 ed il 1880 all'estremità più elevata del centro storico, su progetto di Alfredo Denhardt. È assai armoniosa nelle sue linee strutturali, che assecondano la conformazione naturale del luogo. Le aiuole sono ornate da busti di illustri personaggi locali: è notevole il monumento al patriota Salvatore Rampone, realizzato dallo scultore Nicola Silvestri nel 1925. La flora del luogo è costituita da alberi secolari, pini, cedri ed ippocastani; vi è inoltre un laghetto popolato da cigni e varie specie di pesci. Nel 2003 è stata ristrutturata completamente.


- Patrono:  san Bartolomeo apostolo, Madonna delle Grazie.

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