PIETRADEFUSI - AVELLINO - CAMPANIA

Pietradefusi: Un gioiello nascosto tra le colline dell'Irpinia

Pietradefusi, un piccolo comune italiano di circa 1.895 abitanti in provincia di Avellino, Campania, si erge come un gioiello nascosto tra le verdi colline dell'Irpinia. Il suo nome, che deriva dal termine latino "Petradefusa", ovvero "pietra fusa", allude all'antica tradizione di edificare le case utilizzando pietre provenienti da diverse zone, creando un'armonia architettonica unica.

Un viaggio nella storia:

Pietradefusi vanta una storia ricca e affascinante, risalente all'epoca romana. Secondo alcuni studiosi, il paese sorge sul sito dell'antica Fusolae, un'importante città alleata di Annibale durante le Guerre Puniche, successivamente distrutta dai Romani. Le testimonianze del passato sono ancora visibili nei resti archeologici sparsi sul territorio, tra cui spiccano i ruderi di un antico castello normanno.

Un borgo da esplorare:

Pietradefusi conquista i visitatori con la sua atmosfera autentica e il suo borgo antico, caratterizzato da vicoli stretti, case in pietra e scorci pittoreschi. 

La Torre Aragonese, simbolo del paese, offre un panorama mozzafiato sulla vallata circostante.
La Torre è il fulcro attorno al quale si è sviluppata l'odierno centro storico. Essa è stata edificata nel 1431 dal nobile Giacomo de Tocco. La Torre è definita Aragonese per via dei duchi Acquaviva d'Aragona che furono feudatari dal XV al XVII secolo. L'intera struttura era concepita come un palazzo signorile con l'aggiunta del grande torrione a pianta quadrata. nel complesso la Torre è alta 11 metri. La Torre è stata sottoposta a restauri e talvolta si organizzano mostre e manifestazioni. Nel centro storico, sviluppatosi attorno alla Torre si possono notare: resti romani incastonati nella mura di una casa che raffigurano una coppia a mezzo busto e un bambino a figura intera.

Da non perdere la Collegiata della Santissima Annunziata, un gioiello dell'architettura barocca, e la Chiesa di San Paolo, ricca di opere d'arte sacra. La  Chiesa dei santi Pietro e Paolo (Dentecane): si trova all'angolo tra via Roma e via Dionisio Pascucci. Quest'ultimo è stato colui che la fece costruire nel 1815 in memoria del figlio Paolo morto prematuramente. La facciata presenta tre portali d'ingresso. Quello centrale è affiancato da due nicchie che in passato ospitavano le statue dei santi a cui la chiesa è dedicata.

Sapori e tradizioni:

La gastronomia di Pietradefusi è un trionfo di sapori genuini e prodotti tipici locali. Il torrone di Pietradefusi (frazione di Dentecane), preparato con mandorle, miele e scorza d'arancia, è un'eccellenza che ha conquistato il palato di intenditori in tutto il mondo. Da gustare anche i formaggi artigianali, l'olio extravergine d'oliva e i pregiati vini locali. 

  • Fusilli. Viene fatto a mano dalle donne nei giorni di festa anche se oggi si preferisce acquistarlo nei pastifici artigianali presenti in zona. Si ottiene la caratteristica forma a spirale arrotolando il pezzo di pasta attorno a un'asticella di metallo detta appunto "fusillo". Il fusillo è lungo dai 7 ai 10 cm per evitare le difficoltà legate all'arrotolamento attorno alla posata. La domenica delle Palme si usa preparare i fusilli tipici della zona con il sugo arricchito con il pulieio, un'erba aromatica spontanea.
  • Braciola pietradefusana. Consiste in fette di carne bovina arrotolata e tenuta insieme da uno spago da cucina; contiene formaggio e diverse erbe e si deve far cuocere nel ragù lentamente. Consentiva di risparmiare, cuocendo con un solo fuoco il secondo e il sugo. Piatto tipico della domenica.
  • Vino: la zona di Pietradefusi è caratterizzata da una presenza di molti vini tra i quali spicca, per tipicità del territorio, l'Aglianico.
  • A Pietradefusi si produce l'olio DOP Irpinia - Colline dell'Ufita.

Natura incontaminata:

Pietradefusi è immersa in un paesaggio naturalistico incontaminato, ideale per gli amanti del trekking, della bicicletta e delle escursioni all'aria aperta. I sentieri che si snodano tra le colline offrono panorami mozzafiato e la possibilità di immergersi nella quiete della natura.

Un'esperienza indimenticabile:

Pietradefusi è un luogo perfetto per una vacanza all'insegna del relax, della scoperta e della cultura. La sua bellezza discreta, la sua storia affascinante e la sua atmosfera accogliente la rendono una meta ideale per chi desidera un'esperienza autentica e indimenticabile.

Oltre alle informazioni sopracitate, ecco alcuni consigli per pianificare la tua visita a Pietradefusi:

  • Periodo migliore per visitarla: La primavera e l'autunno sono i periodi migliori per visitare Pietradefusi, quando le temperature sono piacevoli e il paesaggio è rigoglioso.
  • Come arrivare: Pietradefusi è facilmente raggiungibile in auto o in autobus da Avellino e dalle principali città della Campania.
  • Cosa fare: Oltre a visitare i luoghi di interesse storico e culturale, a Pietradefusi è possibile partecipare a sagre e eventi folcloristici, fare trekking o escursioni in bicicletta, e degustare i prodotti tipici locali.

CURIOSITA' SU PIETRADEFUSI

- Patrono: San Faustino
-  Nel 1745 e nel 1748 Dentecane, ospitò Carlo III di Borbone con la regina Amalia. La visita diede maggiore impulso allo sviluppo di Dentecane che, nel 1738 fu testimone di un divertente episodio. Si racconta che re Carlo, seguito da Vanvitelli, si fermò a Dentecane per tracciare la strada consolare delle Puglie (l'attuale strada statale 90 delle Puglie), che da Napoli va al capo di Lecce. Per farlo, dovette sedare una disputa nata tra i cortigiani circa il tracciato. Al centro di essa, il principe di Montemiletto, che riteneva opportuno far passare la via a ridosso del suo paese, sostenendo le difficoltà del passaggio per la salita di Serra. Il re, niente affatto persuaso, tacitò le rimostranze del principe, seccamente, affermando "Sono passato io due volte, dopo di me vi passeranno gli altri. La strada sarà quella che io ho tracciato". Così fu e da quel momento, il territorio ebbe un grande sviluppo, tanto che Pietradefusi, ancora all'inizio della seconda guerra mondiale era uno dei principali comuni dell'area e, alla fine degli anni quaranta, vide ridurre la sua ampiezza con la scissione di una parte delle sue frazioni, Calore, Campanarello e Castel del Lago, che confluirono nel nuovo comune di Venticano.

Liceo Classico:  Il liceo di Pietradefusi ha una storia lunga e per certi versi affascinante. La famiglia Pascucci di Dentecane, una piccola frazione del comune di Pietradefusi, ha avuto il privilegio di ospitare in casa propria ben due re: Carlo di Borbone e Ferdinando II di Borbone. Uno degli eredi di questa famiglia, Dionisio Pascucci, volle donare nel 1852 un lotto di edifici costruiti su di una strada, importante per chi narra nelle Puglie (monarchi compresi), ad una fondazione che prese il nome da Paolo Emilio Pascucci, figlio di Dionisio , morto nell'adolescenza. Fu così che nacque nel 1911 il Liceo e il Convitto dove ragazze e ragazzi studiavano e, se arrivate e nati da lontano, pernottare per tutto il periodo dei loro studi. Sono più di cento anni ragazze e ragazzi irpini si forma qui e proseguono la vita di studio e professione, portando la loro cultura classica in ogni ramo del sapere. La formazione classica sviluppare una mente agile, capace di interpretare la complessità della società contemporanea, elaborare uno spirito critico che renda i giovani capaci di vivere la propria vita da cittadini del mondo.
Oggi il Liceo Classico di Pietradefusi è associato alla Colletta di Avellino e offre un modello formativo in grado di fornire anche le competenze linguistiche ei contenuti necessari per educare ed orientare gli studenti verso loro futuro verso percorsi di studi in tutte le facoltà nazionali ed internazionali.

Federico Sordillo:  (Pietradefusi, 30 gennaio 1927 – Milano, 7 febbraio 2004) è stato un avvocato e dirigente sportivo italiano. Nella stagione 1971-72 fu presidente del Milan, con il quale vinse la Coppa Italia, prima di diventare un dirigente federale. Entrato nel Consiglio Federale della FIGC nel 1972, divenne presidente del Settore Tecnico nel 1976: nel 1980 assunse l'incarico di presidente federale, succedendo ad Artemio Franchi (dimessosi a seguito degli scandali). A partire dalla stagione 1980-81 riaprì le frontiere per gli atleti stranieri (chiuse dopo i Mondiali 1966).


ALCUNI TORRONIFICI NEL COMUNE DI PIETRADEFUSI 

- DI IORIO https://torronediiorio.com/ 
- GAROFALO https://www.pantorronegarofalo.it/ 
- NARDONE https://www.torronenardone.it/ 
- POLITANO https://politanotorroni.com/ 

In base allo statuto comunale il territorio comprende le seguenti frazioni:

  • Sant'Elena Irpina, capoluogo comunale
  • Dentecane, la frazione più grande
  • Pietra, centro storico
  • Sant'Angelo a Cancelli, un tempo comune autonomo
  • Pappaceci
  • Vertecchia

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Altre strutture ricettive:
B&B Petrillo (Dentecane)
Agriturismo Ambrosini (Venticano)

LINK FACEBOOK CON ALTRE FOTO DI PIETRADEFUSI
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