SANT' ANGELO DEI LOMBARDI - AVELLINO - CAMPANIA

Sant'Angelo dei Lombardi: un gioiello Irpino da scoprire

Sant'Angelo dei Lombardi, incastonato tra le verdeggianti colline dell'Irpinia, rappresenta un vero e proprio gioiello da scoprire per gli amanti di storia, natura e cultura.

Perché visitarla?

Viaggio nel tempo: Il borgo medievale di Sant'Angelo dei Lombardi conserva un fascino antico che trasporta i visitatori indietro nel tempo. Il Duomo di Sant'Antonino martire:  La chiesa fu costruita dai Normanni nel XII secolo, ed elevata presto a cattedrale quando Sant'Angelo divenne sede vescovile per volere di Gregorio VII. La Cattedrale subì vari restauri, tra cui quello del '500 e quello barocco dopo il terremoto del 1694. La chiesa ha la pianta basilicale con l'esterno medievale, un portale romanico decorato dalle statue di Cristo, San Michele e Sant'Antonino, e un campanile turrito. L'interno in sobrio barocco è a tre navate con cappelle laterali.

L'  Abbazia del Goleto:  Fu costruita nel 1133 da Guglielmo da Vercelli, composta da due monasteri per gli uomini e le donne. Nel 1515 l'ordine femminile si estinse, e l'abbazia fu unita a quella di Montevergine.

Il  Castello Lombardi:  Fondato nel X secolo, domina il centro, appartenendo alla famiglia Lombardi di Benevento, che ha contribuito allo sviluppo e alla protezione del borgo. Il castello fu fortificato nel 1076, e nei secoli successivi venne trasformato all'interno in residenza gentilizia. Gran parte delle ristrutturazioni sono andate distrutte nel 1980, e così il castello è stato restaurato, riassumendo una connotazione medievale di struttura fortificata.

Natura incontaminata: Immersa nel verde dei boschi e dei parchi naturali, Sant'Angelo dei Lombardi offre agli amanti della natura infinite possibilità di escursioni, trekking e passeggiate a cavallo. 

Sapori autentici: La gastronomia di Sant'Angelo dei Lombardi è ricca di sapori autentici e genuini. Prodotti tipici come la formaggella del Monte Terminio, il miele di castagno e i salumi artigianali conquisteranno il palato dei buongustai.


Tradizioni vive: Sant'Angelo dei Lombardi conserva vive le sue tradizioni e il suo folclore. Durante l'anno si svolgono numerose sagre e feste paesane, come la Festa di San Michele Arcangelo.

Sant'Angelo dei Lombardi è un borgo che insegna la tenacia e la forza di volontà. Nel corso dei secoli, ha dovuto affrontare terremoti, carestie e guerre, ma ha sempre saputo risorgere dalle sue ceneri. La sua storia è un monito a non arrendersi mai di fronte alle difficoltà e a credere sempre nel futuro.

Oggi, Sant'Angelo dei Lombardi è un borgo vivace e accogliente, che guarda al futuro con fiducia. I suoi abitanti sono orgogliosi delle loro radici e lavorano con dedizione per promuovere il loro territorio. Visitare Sant'Angelo dei Lombardi significa non solo scoprire un luogo ricco di bellezza e storia, ma anche sostenere una comunità che ha tanto da offrire.

Sant'Angelo dei Lombardi è un borgo che ci insegna che la vera ricchezza è racchiusa nella storia, nella cultura e nelle tradizioni. Un luogo dove riscoprire il valore della semplicità e il piacere di stare in contatto con la natura. Un viaggio a Sant'Angelo dei Lombardi è un'esperienza che arricchisce l'anima e regala ricordi indelebili.


CURIOSITA'

- Abbazia del Goleto: chiamata anche la cittadella monastica del santissimo Salvatore,  l’abbazia del Goleto si trova in una zona disabitata del comune irpino di Sant’Angelo dei Lombardi. Si tratta di un complesso abbastanza grande composto da ruderi ricchi di storia che affascinano e attirano molti turisti che giungono fin qui anche solo per trovare un luogo di silenzio e pace.  L’Abbazia del Goleto sorge nel 1133 grazie a Guglielmo da Vercelli, a cui era stato donato un terreno, e in origine doveva ospitare, in luoghi separati, sia monaci che monache, per la loro vita ritirata nella semplicità e diventare così un simbolo di spiritualità.

-  Sant'Angelo fu uno dei paesi più colpiti dal terremoto dell'Irpinia del 1980. Definita la capitale del terremoto, fu il paese in cui si registrò il maggior numero di vittime, 482. Quattro i luoghi "simbolo": l'Ospedale con il crollo di un'intera ala, il palazzo Japicca, che ospitava 25 famiglie, al cui piano terra era presente un locale (Bar Corrado), punto di ritrovo degli sportivi che al momento della prima scossa delle 19:34 stavano assistendo in massa ad un incontro di calcio trasmesso in TV, il circolo ricreativo presso cui, tra gli altri, ha trovato la morte il giovane sindaco Guglielmo Castellano e il Convento di Santa Maria delle Grazie, dimora delle suore che ospitava una trentina di orfanelli.

- Patrono: San Michele Arcangelo


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